Il progetto

Importanti iniziative hanno in questi ultimi anni opportunamente riproposto all'attenzione degli studiosi italiani ed alla memoria e sensibilità dei pistoiesi la figura di un loro concittadino illustre, Policarpo Petrocchi.
Eminente lessicografo, linguista, letterato, impareggiabile docente, nonché autore del celebre Novo dizionario sul quale generazioni di italiani si addestrarono per lunghi anni a scrivere e parlare una lingua comune, Petrocchi nacque a Castello di Cireglio nel 1852, operò fra Milano e Roma e precocemente scomparve nel 1902.
La Società Onore e Lavoro, fondata da Policarpo nel 1880 ed oggi guidata dal nipote Guido Petrocchi, unitamente ad alcuni studiosi, fra i quali ricordiamo Ferdinando Tempesti e Luciano Bruschi, purtroppo in seguito scomparsi, ed Andrea Ottanelli, furono, a partire dalla memorabile Giornata di studi del 19 ottobre 1996, in prima fila nell'impegno per la conoscenza e la valorizzazione della personalità e dell'opera dell'illustre lessicografo.
In tali, ormai decennali e benemerite, iniziative stretta e fattiva è stata la collaborazione degli studiosi con l'Amministrazione comunale di Pistoia, ampiamente evidenziatasi nelle numerose ed autorevoli Celebrazioni promosse nel 2002 per il centocinquantesimo anniversario della nascita e per il centesimo anniversario della morte di Policarpo.
Di quelle manifestazioni, culminate nell'importante Convegno nazionale del dicembre di quell'anno dal titolo In onore di Policarpo Petrocchi, a cui presero parte linguisti, storici e studiosi come Enrico Ghidetti, Paola Manni, Gianni A. Papini, Giorgio Petracchi, Gianluca Chelucci, Andrea Fusari, Andrea Ottanelli, Carlo O. Gori, resta tangibile memoria nella recente e bella pubblicazione, per i tipi de Gli Ori, degli Atti del convegno di studi, curata da Andrea Ottanelli e Carlo O. Gori che, con Guido Petrocchi, ebbero parte attiva nell'organizzazione di quell'evento culturale.
L'impegno per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio petrocchiano da parte del Comune e della Provincia di Pistoia, ed in particolare della Biblioteca Forteguerriana, che, com'è noto, conserva libri e documenti dell'illustre concittadino, tuttavia non si è certamente concluso con le manifestazioni del 2002 continua infatti con questo progetto finanziato dall'Unione Europea e promosso dal dirigente del settore cultura Maurizio Vivarelli, orientato a mettere in rilievo le reti di legami che intercorrono tra le attività di natura più propriamente storico-linguistica inerenti Policarpo ed il campo, ampio e complesso delle tradizioni, ed in particolare delle tradizioni popolari.
Si punta da un lato, inserendo sul web immagini e scritti, di fornire alla figura di Petrocchi e ad alcune sue opere una tangibile e "globale" visibilità, oggi offerta soprattutto da Internet, mentre dall'altro lato si tratta di promuovere un intervento di più ampio respiro, peraltro già avviato, che come prima fase punta sulla complessiva riqualificazione urbana di Castello di Cireglio.
E' infatti noto che la fama Policarpo Petrocchi, oltre che all'attività di letterato, fu dovuta anche alla sua intensa attività di promotore di iniziative tese a riqualificare quel suo paese che, come lui affermava, era dimenticato dalle istituzioni; fu per questo che fondò la Società Onore e Lavoro grazie alla cui attività Petrocchi ed i suoi compaesani poterono realizzare molti interventi come la fontana e la sua area a giardino, le pavimentazioni delle strade e delle piazzette, etc.
Come accenavamo quest'ultimo intervento si contraddistingue per essere il primo stralcio di un più ampio progetto dimensione intercomunale (al coordinamento generale delle iniziative sovrintenderà un comitato tecnico-scientifico) finalizzato alla costituzione di un Parco Culturale allargato all'intera Montagna pistoiese che avrà come filo conduttore la lingua e le tradizioni popolari e che farà riferimento alla presenza o al passaggio di figure della letteratura che hanno particolarmente evidenziato le peculiarità linguistiche e culturali di questo territorio come, appunto, Castello di Cireglio con Policarpo Petrocchi, Pian degli Ontani nel Comune di Cutigliano, con la poetessa-pastora Beatrice, Sambuca P.se con Michele Barbi ed infine San Marcello P.se con Niccolò Tommaseo (che, ovviamente, pistoiese non era) per la perdurante attualità di una sua opera: Gita nel Pistoiese.
Vengono evidenziati dunque, da un lato, il territorio della Montagna pistoiese, nei suoi multiformi significati ed aspetti storici, economici, sociali, culturali, etno-antropologici; dall'altro le risultanze linguistiche della produzione creativa e/o scientifica di queste personalità intellettuali. Si crea in tal senso un solido legame tra i due termini, parole e tradizioni, che intitolano questo progetto, intendendo rappresentare con essi, da un lato, la lingua nel suo dinamico divenire storico, e dall'altro le forme, anch'esse decisamente evolutive, secondo cui si organizzano le complesse e problematiche esperienze della cultura e della socialità. In questa prospettiva, la lingua diviene l'oggetto della ricerca, ed al tempo stesso, per la sua natura specifica, lo strumento tramite cui l'indagine viene svolta.
Conseguente obiettivo di questo progetto è poi quello di creare un collegamento fra questa attività scientifica di studio e ricerca, che già di per sé costituisce un rilevante fattore nello sviluppo delle identità locali, e nuove attività economico-turistiche legate al sistema dei beni culturali territoriale. In tal senso, tenendo presente il forte peso che il turismo culturale sempre più assume nell'ambito delle attività economiche del Paese, si tratterà, individuando e promovendo forme di imprenditorialità soprattutto giovanile, di ideare e programmare eventi della più varia natura mediante i quali assicurare adeguata visibilità agli esiti del progetto.
Ma torniamo ad esaminare i contenuti di questo spazio web, sul quale potranno essere facilmente ed ampiamente consultati, importanti opere e documenti petrocchiani "arricchiti" da immagini, recensioni e commenti. Vi appariranno infatti: sia l' Inventario delle Carte Petrocchi e che le foto dell'album familiare; una bibliografia analitica delle opere di e su Policarpo; il volume pacifista Le guerre con il quale il lessicografo vinse il Premio Siccardi; l'edizione de Il mio paese riedita nel 1997 dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e curata ed illustrata da Sigfrido Bartolini; la nota biografia Policarpo Petrocchi. Un tempo, un uomo di Luciano Bruschi, edita dal Comune di Pistoia nel 1998 ed infine la pubblicazione di una indagine, coordinanata dalla linguista Paola Manni, volta a mettere in evidenza le persistenze di tratti linguistici "tradizionali" nel lessico giovanile.
Insomma un prestigioso e tangibile riconoscimento "europeo" per un concittadino fra i più illustri per "felice ingegno, forte capacità di lavoro e grande onestà intellettuale e morale": un Petrocchi davvero ancora ben "vivo"!

Carlo Onofrio Gori